Estate di pioggia.

Fuori dalla finestra… tetti e pioggia.
L’orizzonte è grigio, i rami degli alberi dondolano insieme al vento e tutto scroscia sommossamente.
Questo sabato di agosto nella città di Londra, neanche agosto mi sembra.
Abituata per tutta la vita ad un’estate caldissima strapiena di sole, sento la nostalgia della mia terra siciliana.
Estate? Se così si possono chiamare 10 giorni di sole nelle giornate di luglio qui…

Abitudine dicono… ci farai l’abitudine.  Forse arriverà il tempo in cui non ci farò più caso, chi lo sa.
Non si può certo avere tutto. Parti per avere il lavoro e perdi tanto altro. Lo lasci a casa, miglia e miglia lontano.
Lo lasci pensando che l’ambiente che troverai alla fine del tuo viaggio sia migliore, ma di migliore trovi solo alcune cose, non tutto.
Il buon cibo, la calda temperatura, le quotidianità che ti facevano sentire sicura, i visi conosciuti…
Sostituiti da pasti fugaci, pioggia, novità a cui badare, stranieri dalle mille personalità e intenzioni…

Una frenesia quotidiana, la vita scorre veloce quasi come debba correre per non rimanere indietro.
Ogni tanto ti fermi, prendi un respiro, e tutto ciò che vorresti è un abbraccio lungo un secolo… una parola tenera, un incoraggiamento.
Questo significa partire da soli. Si sente di più il peso di tutto ciò che cambia perchè non si ha nessuno con cui dividerlo.
Ti chiedi se riuscirai a finire il tuo intento, ad arrivare alla meta che adesso sembra un puntino bianco sfocato all’estremità di un tunnel completamente nero.
Ti domandi come sarà quando potrai di nuovo tornare a casa con le nuove competenze acquisite, se riuscirai a trovare un lavoro con la qualifica e goderti finalmente la tua terra potendo vivere da sola, gioiendo del sole perchè quel sole avrà finalmente una nuova prospettiva, più importante del solo scaldarti.

xo
*Londinese Acquisita*